Aaancoooraaa?!?
Sì: dopo la farinata, la schiacciata con l'uva, la minestra di riso e chi più ne ha più ne metta, {un castagnaccino? lo vogliamo fare?} ecco un altro classicone, rivisitato e placidamente insediatosi nella cucina di casa nostra da anni ed anni.
La garmugia lucchese è una zuppa decisamente primaverile, la cui ricetta è stata *codificata* dal grande Petroni, alla quale noi abbiamo apportato modifiche soltanto nelle dosi, bilanciando {o per meglio dire sbilanciando} le varie primizie in modo da esaltare quell'ortaggio piuttosto che un altro.
Con questa ricetta partecipo al 3° contest di About Food Verdure di stagione: piselli e fave
Garmugia lucchese di casaCon questa ricetta partecipo al 3° contest di About Food Verdure di stagione: piselli e fave
cipollotti freschi 2
carne di vitella macinata 250 g
carciofi 4
pisellini freschi 250 g
fave fresche 250 g
punte di asparagi 12
pancetta tesa 4 fette
brodo vegetale 1 l
olio evo nuovo
sale
pane toscano 4 fette
succo di limone qb
Lavate e mondate le verdure. Affettate finemente i cipollotti, liberate dalle foglie più dure i cuori di carciofo e tagliateli a spicchi abbastanza sottili, quindi immergeteli in acqua e limone affinchè non si ossidino.
In una casseruola dal fondo spesso scaldate un paio di cucchiai di olio e fatevi rosolare dolcemente i cipollotti; unitevi la carne macinata e fate insaporire per qualche minuto. Aggiungete tutte le verdure, salate e mescolate bene, lasciando amalgamare i sapori per 4'-5'. Versate il brodo caldo fino a coprire le verdure e dal bollore fate cuocere per 40': se la zuppa si asciugasse troppo aggiungete altro brodo o acqua calda.
Tagliate a listarelle la pancetta e rosolatela in un padellino antiaderente senza grassi. Unitela alla garmugia, mescolate bene e impiattate servendo con le fette di pane abbrustolite.
ATTENZIONE!
Per chi si trovasse a Firenze venerdì 25 marzo, alla libreria Edison di piazza della Repubblica, ore 18, verrà presentato La buona cucina toscana di Gian Marco Mazzanti. Indovinate chi è il padrino?
Paolo Petroni!
Adoro il tuo "sbilanciamento" e credo che conferisca un sapore deciso e cremoso al tutto. Si mangia prima con gli occhi e poi... con tutti gli altri sensi :)
RispondiEliminaUn piatto veramente squisito e corroborante! Spero, un giorno, di poterlo assaggiare! Bravissima, un bacione
RispondiEliminaSplendida questa minestra.
RispondiEliminaBrava tesora! un minestra con i fiocchi :))) Baci
RispondiEliminaCaspita il mitico Petroni mi manca però! ;)
RispondiEliminaWenny, ti giuro che questo piatto non lo conoscevo. È la prima volta che lo vedo...
Senti ma questo vuol dire che a casa si trovano già i baccelli?
@Letiziando: una verdura tira l'altra. Le dosi *vorrebbero* essere per 4, ma a stento ci mangiamo in tre, noi!
RispondiElimina@Lady Boheme: assolutamente sì! Vorrà dire che al san Lorenzo non compreremo soltanto spezie e frutta secca ;)
@BARBARA: lo è, lo è eccome!
@Nepitella: amica cara, l'unica cosa che dispiace sono gli scarti delle verdure, che sono davvero tanti. Ma con la testa alla famosa *cucina del riciclo* potrei ritentare il passato di baccelli di piselli e qualche infuso di foglie di carciofo {mi sento una megera}?
Baci a te!
@Carolina: cercavo notizie, e guarda che aggiornamento ho tirato fuori! Ma immagino che tu non sarai rientrata :\
Sì, qui sui banchi si trovano già i baccelli: a dire il vero sono scesa un pò a patti con me stessa per comprarli, giusto perchè avevo voglia di cucinare per il contest ;)
Non sono tutti *a misura* ancora, ma sono buonissimi...
Un bacio grande!
Mi ripeto, ma che ci posso fare? Quanto mi piacciono queste ricette casalinghe e familiari.
RispondiEliminaQuesta poi, in particolare, tra le fave, la pancetta e i carciofi è uno spettacolo.
E brava la nostra Wenny!
Niente fave ne piselli freschi qua, pero' mi piace molto questa minestra.. mi sà che quando sarà possibile la provero'!
RispondiEliminaNo, purtroppo no. Rientro il 30 e mi fermo per una decina di giorni scarsi... Mi sarebbe piaciuto.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i baccelli, sono primizie! ;)
Buonanotte e un abbraccio.
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RispondiEliminaNo no... ma continua pure. Tral'altro di fave e piselli non ne avrei mai basta.
RispondiEliminaP.S.
Ho riso troppo al cremecaramelvsperleetc... :D
Anche questa toscanità mi manca da assaggiare! Stai facendo sfilare dei piatti uno più interessante dell'altro..
RispondiElimina..dì, chi sarà il padrino??
Notte cara,
Sissa
@Duck: ripeti, ripeti, che fa sempre bene.
RispondiEliminaI carciofi cucinati così mi fanno impazzire: soltanto il pasticcio di carne può tenergli testa!
@Ellemme: m'immagino, certi ingredienti proprio non si trovano. Per una volta però, io oserei il surgelato. Sai, a Parigi ho conosciuto la catena di supermercati Picard, che per l'appunto vende soltanto prodotti surgelati: incredibile ma vero, ma me ne sono innamorata!
@Carolina: peccato, sì. Ci saranno altre occasioni :)
Buonanotte a te!
@Tiz: ahdavverotipiaccionoquestericettuzze?
:D
@la sissa: ups, mi sa che quello spazio dopo *padrino* devia l'attenzione... modifico!
La zuppa è meravigliosa, ma vogliamo parlare del coccio?
RispondiEliminaMa come mi sta piacendo la tua carrellata di piatti della tradizione!
RispondiEliminaVai avanti ad oltranza, vero? ^__*
Elisa
Sai cara Wenny che anche dalle mie parti si prepara un piatto simile? davvero ottimo e da oggi so anche che ha origini toscane...
RispondiEliminaBuon fine settimana
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RispondiEliminascusa avevo postato 2 volte!
RispondiEliminaNon conoscevo qusto piatto povero, ma ricco di gusti primaverili ...
RispondiEliminafinora son vissuta senza questa clamorosa zuppa. ma come ho fatto? :O mi piace tantissimo e sappi che, appena sbucano gli asparagi dal nostro campo, la faccio!
RispondiEliminaAccidenti, questa non la consocevo! In tutti questi anni mi sono persa una tale goduria?! Meno male che c'è la mia cara Wennt...che mondo sarebbe senza di te!? ANche solo per le foto stupende che ci mostri ogni volta...queste mi hanno fatto venire una fame! :-) Un bacione
RispondiElimina@Onde99: il coccio sarà pure carino, ma è impossibile utilizzarlo e sperare di avere una fotografia decente. La terracotta è un colore difficilissimo da gestire!
RispondiElimina@Elisa: visto il repertorio toscano, potenzialmente sì!
@Donatella: dev'essere buonissimo anche il tuo! Sarei più che disposta fare da assaggiatrice ;)
@Milen@: è una rivelazione, come tanti piatti suoi simili...
@sarab: una versione *vegetariana* la propose Bea tempo fa. Deliziosa!
{invidia per gli asparagi di campo!}
@Claudia: ti conviene provarla. Mi rammenterai!
Chissà perchè sono portata più a fare le zuppe d'autunno che in primavera! Devo dirti che mi hai incuriosita molto...
RispondiEliminaBuona settimana!
Fico&Uva
Non la conoscevo, che bella che è ! Mi piacciono tanto i piatti regionali, le ricette che sono passate di mano in mano, di genrazione in generazione per tanti anni. Questa me la rubo, eh ? Buon inizio settimana, my dear
RispondiEliminasuper attraente... x me poi che vado pazza x le zuppe tradizionali! La farò presto ma magari in versione vegetariana!
RispondiEliminaCiao ciao
@Fico&Uva: anche io. Eppure ci sono moltissime possibilità, anche con le verdure primaverili. Quest'anno ho deciso di sperimentare!
RispondiElimina@Marilì: et voilà, felicissima di averti fatto conoscere questo piatto della mia terra, al quale per giunta sono davvero legata.
Buon lunedì a te :)
@aldebarina: ciao! Sì, anche vegetariana ha il suo perchè. Ed oltre ad essere vegetariana è pure vegana, ora che ci penso!
A presto
Io di sicuro dico ancora e ancora, continua con queste tue ricette di casa che le adoro! :) questo sì che è vero comfort food! ;)
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