
Intanto vi/mi regalo un mazzo di ortensie, per stemperare i bollenti spiriti.
Di burocrazia ne abbiamo a oltranza, di meritocrazia ne siamo vergognosamente poveri, semmai qualcuno dovesse ancora ricordarne il significato.
Sembra poco credibile o quantomeno insensato, ma evidentemente in Italia per conoscere e studiare devi cavartela da solo e come meglio puoi, perchè se speri che le amministrazioni, gli enti o chi per essi ti vengano incontro sei destinato a rimanere con un palmo di naso.
Davvero: per il lavoro di cui ho parlato anche nel post precedente avevo bisogno (e avrei tutt'ora ma ho dovuto far senza...) di alcuni documenti: parte depositati all'ASF (Archivio storico di Firenze) e parte all' ASC di Firenzuola (all'archivio storico comunale).
Questo è quello che mi è successo nelle due sedi.
ASF: arrivo all'apertura e dopo aver raggiunto il piano della sala consultazione parlo con il sorvegliante. Mi rivela una regola interna dell'archivio scoraggiante: per accedere a qualunque tipo di documento depositato lì dentro devo presentarmi con la lettera del docente... purchè quell'esame serva per laurearmi. E se è un esame specialistico ma non l'ultimo prima della laurea? Niente. Mi dice comunque di provare ad aspettare "l'altro funzionario" e di parlare con lui. Mi accomodo nella sala d'aspetto che è anche quella dove ci sono le macchinette del caffè e di ogni tipo di porcheria: alle nove è ora di colazione, e una brancata di "gente" occupa letteralmente il posto per un quarto d'ora buono pettegolando fitto fitto.
Arriva il funzionario, ma mi sento ripetere le solite cose. Peggio: era quasi dubbioso che quei documenti esistessero (ma che pensiero sarebbe????????).
Intervalliamo ancora con le ortensie.
ASC: stavolta dovevo consultare delle deliberazioni comunali, ovvero atti pubblici che più pubblici non si può. MA dato che sono di sessant'anni fa bisogna seguire una trafila infinita; sono soggetti alla normativa di tutela dei beni archivistici (così dice la segretaria) quindi è normale dover compilare molte richieste, aspettare per tempi anche lunghi (un mese pare non basti...) per poi non avere la certezza del permesso di consultazione perchè L?ARCHIVIO E' CHIUSO e poi MANCA L'ARCHIVISTA che dovrebbe sorvegliarmi. Dunque, un po' stupita chiedo DOVE FOSSE fisicamente quest'archivio, tanto per sapere. Sapete cosa mi risponde? Che non mi devo aspettare granchè dato che L'ARCHIVIO SONO GLI SCAFFALI ALLE SUE SPALLE!!!
Ma questo non è ancora il culmine di quest'incontro davvero grottesco: la tipa ha addirittura il coraggio (o la cattiveria) di sfilare un fascicolo dallo scaffale sventolarmelo sotto il naso e dirmi "Sono queste vero? Allora faccia richiesta al Sindaco".
Io al Sindaco ho fatto richiesta venerdì, se entro domani non mi risponde esigo di parlargli direttamente.
Riguardo alla meritocrazia: giusto due parole, perchè mi sono stizzita veramente tanto oggi. Sapete qual'è stato il tempo medio di discussione di un'intera giornata di tesi? SETTE MINUTI.
Non di un solo corso di laurea, ma di più facoltà.
Bravissimi.